Palazzo Conte Federico, Torre Busuemi

La parte più antica del palazzo è la torre arabo-normanna del XII secolo denominata “Torre di Scrigno”, la quale era posta sopra le mura a difesa della città. Oggi nella torre è possibile ammirare due bellissime bifore, una normanna ed una aragonese dove sono collocati gli stemmi autentici della Città di Palermo, degli Svevi e degli Aragonesi, che la governarono.

Dal cortile interno, finemente decorato in pietra ad intaglio ad opera del grande architetto barocco Venanzio Marvuglia ed attraverso la grande scala in marmo rosso si accede al piano nobile con i suoi numerosi saloni che rispecchiano le varie epoche attraverso le quali è passata la storia di questo palazzo. Nei vari saloni, arredati con mobili originali e quadri di insigni artisti dell’epoca (pregevole una Madonna del ‘400 di scuola senese), si possono ammirare i soffitti lignei dipinti del XV secolo, gli affreschi settecenteschi del Vito D’Anna e del Gaspare Serenario e le varie collezioni di armi e di ceramiche antiche.

Il palazzo è ancora al giorno d’oggi abitato dal Conte Alessandro Federico e dalla sua famiglia che trae le sue origini da Federico d’Antiochia, uno dei figli del grande Imperatore Federico II.

Davanti all’ingresso principale spiccano due spegnitorce in marmo rosso, prima di entrare nei saloni. Successivamente si apre la sequenza di saloni, dove si rivivono le varie epoche. La “sala blu” , e la “sala degli stemmi” con magnifici soffitti a cassettoni lignei dipinti, la “sala verde” con delle splendide boiseries e le porte dorate in oro zecchino , il “salotto rosso” affrescato da Vito D’anna, “la sala delle armi” con volta affrescata, e preziose collezioni di armi, dove spade, alabarde, fucili e pistole d’epoca, raccontano le guerre che hanno insanguinato Palermo. E infine “la Galleria del ballo2 dove svetta sul palco un pianoforte a coda, che Wagner suono nel 1882 mentre soggiornava in città. Questo salone, servi ad ospitare riunioni massoniche. Poiche il salone era un tempio massonico, nel dipinto si possono scorgere, sapientemente nascosti, alcuni simboli che richiamano a queste pratiche, come un occhio iscritto in un triangolo, ben occultato sulla testa della Purezza.

 

Torre Busuemi

Ma è salendo al piano superiore che troviamo la parte più antica e affascinante del palazzo, e cioè la torre arabo-normanna risalente al XII secolo denominata “Torre Busuemi” o Torre di Scrigno. Questa torre sorgeva nel cuore primigenio di Palermo, con le sue postazioni a difesa delle città. Oggi è totalmente inglobata nel palazzo dei conti Federico, e dalla omonima piazzetta, si può scorgere parte del suo fronte meridionale con due bellissime finestre, una stupenda bifora chiaramontana impreziosita da ricchi intarsi di pietra lavica, e l’altra d’epoca aragonese, dove si trovano gli stemmi autentici della citta’ di Palermo, degli Svevi, e degli Aragonesi, oggi visibile solo da un ambiente interno. Lo sorico palazzo, ben tenuto dagli attuali proprietari, il conte Alessandro Federico e la sua famiglia, (che discende da Federico d’antiochia uno dei figli del grande Imperatore Federico II), rappresenta una delle più belle testimonianze della vita dell’ aristocrazia palermitana.