Torre San Nicolò Di Bari

Attaccata alla chiesa sorge una slanciata costruzione quadrangolare con conci ben squadrati, si tratta della trecentesca torre civica facente parte del sistema difensivo della città. Fatta edificare dalla universitas palermitana per difendere le mura del “Cassaro”, non faceva parte delle strutture della chiesa ma risultava svincolata ed isolata. “Torre d’eccellenza”, forse la più alta di Palermo, perduto il significato di difesa, se ne volle ingentilire e perdere il suo austero aspetto,
applicandole al secondo livello delle bifore arricchite da una cornice d’intarsi.

La torre, articolata in quattro livelli, è stata edificata con pietrame a grossi conci, utilizzando massi tufacei squadrati, che le conferiscono una linea rigorosa e severa.
Sicuramente, tra gli elementi principali che caratterizzano la Torre, è il superbo paesaggio che è possibile ammirare dalla sua terrazza, da destra verso sinistra i monumenti del centro storico di Palermo: Cupola della Chiesa del Carmine Maggiore e Mercato di Ballarò, Cupola Chiesa del Gesù, cupola Chiesa di Santa Caterina D’Alessandria, cupola Chiesa di San Giuseppe dei Teatini, Castello Utvegio e monte Pellegrino, cupola Chiesa di Sant’Ignazio, Teatro Massimo, Cupola chiesa Santissimo Salvatore, cupola Chiesa di Santa Chiara, Liceo Benedetto Croce(ex Ospedale Fatebenefratelli), Palazzo Conte Federico, Palazzo Sclafani, Cattedrale, Porta Nuova, Palazzo Reale, Chiesa di San Giuseppe Cafasso, Chiesa di San Francesco Saverio.

Palazzo Dei Normanni

Il Palazzo dei Normanni, noto anche come Palazzo Reale, si trova a Palermo ed è attualmente sede dell’Assemblea regionale siciliana. Il palazzo è la più antica residenza reale d’Europa, dimora dei sovrani del Regno di Sicilia, sede imperiale con Federico II e Corrado IV e dello storico Parlamento siciliano. Al primo piano del palazzo sorge la Cappella Palatina. L’ala ovest è assegnata all’Esercito italiano.

È uno dei monumenti più visitati nell’isola. I servizi aggiuntivi turistici sono curati dalla Fondazione Federico II; gli ingressi principali (quello parlamentare e quello turistico) sono su piazza del Parlamento, quello carraio è sul lato di piazza Indipendenza. Dal 3 luglio 2015 fa parte del Patrimonio dell’umanità (UNESCO) nell’ambito del sito seriale Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale.


Cattedrale

La Cattedrale di Palermo sorge a ridosso delle antiche mura punico – romane che chiudevano l’antica “Galka” il luogo del primo insediamento fenicio, là dove erano le catacombe dove si riunivano i primi cristiani.

Nulla è a noi pervenuto delle Cattedrali costruite nel V e nel VII secolo. Abbiamo alcuni reperti dell’antica moschea “Gami” (prima colonna a sinistra del portico meridionale che porta scolpita una pagina del Corano e forse il piano di calpestio rinvenuto all’interno nella zona detta del’antitulo), che gli arabi costruirono nel IX sec. modificando la preesistente Cattedrale.

La Cattedrale che oggi ammiriamo è il risultato dei grandi lavori di restauro, eseguiti secondo il progetto di Ferdinando Fuga e protrattisi dal 1781 al 1801, del Tempio costruito nel XII sec. per volere dell’Arcivescovo normanno Gualtiero Offamilio.

Prima di percorrere la visita virtuale della Cattedrale suggeriamo di visitare le pagine dedicate nel sito alla sua storia

 

Palazzo Conte federico

Situato tra la via dei Biscottari e la Piazza Conte Federico, dentro le primitive mura della città punica, il Palazzo Conte Federico è uno dei più antichi e prestigiosi edifici di Palermo. La sua torre arabo-normanna del XII secolo è posta sul muro punico della vecchia città e risulta decorata da due bifore, una normanna ed una aragonese, e dagli antichi stemmi della città di Palermo, uno di epoca sveva e l’altro di epoca aragonese. Tale torre, chiamata Torre Busuemi o Torre di Scrigno ingloba un’antica porta di accesso alla città, Porta Busuemi.

La dimora appartiene ai conti Federico che la acquisirono a metà del XVII secolo con Gaspare Federico e Balsamo, conte di San Giorgio, che acquistò l’ospizio grande di Porta Busuemi dai Padri Olivetani di Santa Maria dello Spasimo. La riconfigurazione del palazzo nelle forme odierne si deve proprio al conte di San Giorgio Gaspare Federico e Balsamo, mentre un suo erede, il conte Nicolò Federico e Opezzinga, in seguito commissionò molte delle preziose decorazioni che arricchiscono il palazzo.

Dal cortile interno, finemente decorato in pietra ad intaglio da Giuseppe Venanzio Marvuglia nel 1750, ed attraverso uno scenografico scalone in marmo rosso, si accede al piano nobile, con i numerosi saloni che rispecchiano le diverse epoche attraverso le quali è passata la storia del palazzo.

Nei vari saloni, arredati con mobili originali e quadri di insigni artisti dell’epoca, si possono ammirare i soffitti a cassettoni lignei dipinti del XV secolo, gli affreschi settecenteschi di Vito D’Anna e Gaspare Serenari e varie collezioni di armi e di ceramiche antiche. Tra le varie aree del palazzo va menzionata la Galleria del ballo dove svetta sul palco un pianoforte a coda che Wagner suonò nel 1882 mentre soggiornava a Palermo.

Lo storico palazzo è ancora oggi abitato dal conte Alessandro Federico.