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Memoria e azione: il coraggio di scegliere la legalità

La legalità non è soltanto il rispetto delle leggi, ma è un valore che riguarda il modo in cui viviamo ogni giorno: nelle scelte che facciamo, nel rispetto per gli altri e nell’impegno per migliorare la società. In Italia, questo concetto è strettamente legato alla memoria di chi ha combattuto contro la criminalità organizzata, come i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi nel 1992 nelle stragi di Capaci e via D’Amelio. Ogni anno, il 23 maggio si celebra la Giornata nazionale della legalità, un’occasione per riflettere e per ricordare il sacrificio di chi ha dato la vita per difendere la giustizia. Le scuole italiane partecipano attivamente con progetti educativi, incontri e iniziative simboliche come la “Nave della Legalità”, che porta migliaia di studenti a Palermo per partecipare alle commemorazioni. Questo viaggio rappresenta non solo uno spostamento fisico, ma anche un percorso di crescita e consapevolezza, in cui i ragazzi diventano protagonisti della lotta alla mafia e della diffusione della cultura della legalità. La scuola ha un ruolo fondamentale in questo processo: educare alla legalità significa insegnare il valore delle regole, della solidarietà, della responsabilità e dell’onestà. In molte regioni italiane, soprattutto nel Sud, ci sono progetti che portano gli studenti a conoscere da vicino le realtà che si oppongono alla criminalità, visitando cooperative che coltivano terreni confiscati alla mafia o incontrando testimoni di giustizia.Anche i social,contribuiscono a rendere questi temi accessibili ai più giovani, raccontando con un linguaggio semplice ma preciso storie vere e fatti di cronaca. È importante capire che la legalità non è una materia scolastica come le altre, ma un modo di vivere. Ognuno di noi può scegliere da che parte stare: rispettare le regole, dire no alle scorciatoie, denunciare le ingiustizie, difendere chi è più debole. Come diceva Paolo Borsellino, “la lotta alla mafia deve essere un movimento culturale e morale che coinvolga tutti”. Il viaggio della legalità, quindi, non è solo un ricordo, ma un impegno presente e futuro, che parte dai banchi di scuola e arriva nella vita di tutti i giorni.

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