Qualche mese fa io e la mia classe siamo andati a uno degli affluenti del fiume Oreto, ad Altofonte. Abbiamo iniziato ad avventurarci verso il fiume. La guida ci ha condotto verso un tratto d’acqua: era un bellissimo laghetto con delle piccole cascate. Il percorso per arrivarci è stato molto ripido, ma fortunatamente le professoresse ci hanno aiutato tra rocce ripidissime e tratti sconnessi. Alla fine siamo arrivati in un piccolo spazio immerso nel verde, dove abbiamo fatto ricreazione. Dopo qualche minuto ci siamo incamminati verso il fiume Oreto e, dopo un po’, siamo arrivati in una zona circondata da alberi verdi e piante rigogliose. A questo punto la guida ha portato una parte della classe in una zona in cui non c’era molto spazio. Io sono rimasto con due compagni e alcune professoresse: ci siamo messi a giocare al tiro al sasso (chi lo lanciava più lontano nell’acqua vinceva) e a fare delle foto. Dopo un po’ sono tornati i nostri compagni. La guida ci ha detto di seguirla e ci ha condotto a una cascata, raccontandoci che, un tempo, in quelle cascate venivano allevate le anguille per il consumo alimentare. Dopo poco siamo tornati al punto precedente e ci siamo rimessi in cammino per uscire dalla foresta. Abbiamo preso un altro percorso, che ci ha portato verso un boschetto di bambù e attraverso l’edera, salendo su tratti molto ripidi. Alla fine siamo arrivati alla tappa finale: un piccolo tratto di fiume, piccolo ma stupendo. Infine abbiamo affrontato una salita molto ripida, dove le professoresse e la guida ci hanno aiutato. Alla fine siamo tornati al punto di partenza, verso il pullman, e siamo partiti per Palermo.
Gita alla sorgente del fiume Oreto
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