MAGAZINE DIGITALE - La Voce del Cambiamento

CULTURA-MUSICA-SPETTACOLO, RIFLESSIONI

BERLIN: I FUOCHI DI TEGEL

Immagine in evidenza tratta dal web

Berlin: I fuochi di Tegel è il primo libro della saga scritta da Fabio Geda e Marco Magnone, pubblicato da Mondadori nel 2015. I due autori sono entrambi torinesi, Geda è conosciuto soprattutto per Nel mare ci sono i coccodrilli, mentre Magnone ha scritto diversi libri per giovani come La mia estate indaco. In generale entrambi parlano spesso di crescita, scelte difficili, identità e rapporti umani, temi che si ritrovano anche nella saga di Berlin. Il loro stile è molto scorrevole e diretto: non usano parole complicate e riescono a farti entrare subito nella storia. Le loro opere hanno quasi sempre un’aria molto realistica, anche quando parlano di mondi difficili o estremi, e puntano tanto sulle emozioni, sui rapporti tra i personaggi e sul modo in cui i ragazzi affrontano situazioni più grandi di loro. È ambientato in una Berlino distrutta dopo una misteriosa epidemia che ha eliminato tutti gli adulti, lasciando solo i ragazzi a dover sopravvivere tra fame, paura e rivalità tra bande. Nel libro seguiamo diversi gruppi che si sono formati nei quartieri della città, come gli Havel, i Tegel o i Groppiustadt, ma la storia si focalizza soprattutto sugli Havel, che costituisce il gruppo centrale. La vita in quella Berlino è complicata: non ci sono adulti, cibo e sicurezza, e ogni banda cerca di difendere il proprio territorio. Mentre succedono scontri e momenti di tensione, nascono anche amicizie forti e alleanze che cambiano la storia. Quello che emerge è che non è solo un libro di avventura, ma anche un racconto su come ci si fida degli altri e su come si cresce quando sei costretto a prendere decisioni importanti. A me è piaciuto molto questo libro fin da quando me ne hanno parlato a scuola. Una volta iniziato a leggerlo, mi ha preso subito e l’ho finito in pochi giorni. All’inizio ho fatto un po’ fatica a ricordarmi tutti i gruppi e i nomi, ma dopo un po’ era tutto chiaro. Il finale ti lascia davvero con la voglia di continuare a leggerlo, come se l’avventura non fosse finita, anche perché succede qualcosa che cambia completamente la situazione. In generale lo consiglio ai ragazzi che amano l’avventura e le storie di azione.

Lascia una risposta