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Aziende Inclusive: Le Strategie che Fanno la Differenza

Immagine in evidenza tratta dal web

Oggi si parla sempre più spesso di inclusione nelle aziende ma,  a differenza di ciò che i giovani studenti pensano, non è solo un argomento “da adulti” che non ci riguarda: in realtà questo tema è molto vicino anche a noi, perché racconta il modo in cui la società sta cambiando.

Ma che cosa significa davvero inclusione? Non è solo un “non discriminare”, ma è creare un ambiente in cui le differenze di ognuno non solo vengono rispettate, ma diventano un vero e proprio valore aggiunto. Che si tratti di cultura, lingua, età, genere o abilità diverse, ogni persona porta un punto di vista unico.

Tuttavia, l’inclusione non è qualcosa che nasce da sola: richiede impegno, attenzione e una vera dedizione alla ricerca del benessere della persona. Significa saper organizzare spazi di lavoro accessibili a tutti, garantire pari opportunità per chi fa parte dell’azienda e creare condizioni in cui chiunque possa sentirsi libero di esprimersi, senza sentirsi giudicato in alcun modo. Infatti, le aziende che vogliono essere inclusive promuovono la collaborazione tra colleghi e cercano di prevenire qualsiasi tipo di discriminazione o esclusione.

Un aspetto spesso sottovalutato è l’ascolto reciproco: difatti, quando si impara ad ascoltare davvero, si scopre che dall’unione di diversi pensieri nascono le idee migliori. Per far funzionare un team non basta lavorare nello stesso ufficio o condividere gli stessi compiti; bisogna comunicare, capire i bisogni degli altri , riconoscere i  punti di forza e debolezza di ciascun partecipante e compensarsi a vicenda. .

Tutto ciò, prima di verificarsi in un’azienda, accade anche a scuola, quando capita che si creino dei gruppi di lavoro con compagni che hanno idee o approcci diversi dai nostri. All’inizio può sembrare difficile, ma poi ci rendiamo conto che proprio questa varietà permette di ottenere risultati migliori: c’è chi sa organizzare, chi è creativo, chi è pratico, chi sa parlare bene davanti agli altri. In azienda succede la stessa cosa: nessuno può essere bravo in tutto e proprio per questo è fondamentale imparare a collaborare.

Un altro punto importante è il sentirsi accolti, non solo dai colleghi in sé ma da ciò che l’impresa rappresenta. Le aziende con un ambiente inclusivo sono quelle in cui le persone si sentono motivate, ascoltate e libere di essere se stesse; questo non solo migliora la qualità del lavoro, ma riduce anche stress e conflitti all’interno dell’ufficio. Quando una persona sa di poter contare sul sostegno dei colleghi e dei superiori, lavora meglio, è più serena e tutto ciò contribuisce al benessere del gruppo.

Va anche detto che l’inclusione rappresenta una vera e propria sfida: non basta organizzare una riunione o scrivere un regolamento per diventarlo. Bisogna cambiare il modo di pensare, imparare a rispettare davvero gli altri e superare i pregiudizi, anche quelli inconsapevoli. Ciò non è sempre  facile, perché ognuno di noi cresce in un ambiente diverso e con idee differenti; proprio per questo la scuola e le aziende devono puntare sulla formazione, sulla sensibilizzazione e sul dialogo.

Un tema centrale riguarda l’inclusione delle persone con disabilità. Molte aziende stanno finalmente capendo che si tratta di lavoratori con competenze preziose, che devono essere messi nelle condizioni di esprimerle: rendere gli uffici accessibili, offrire strumenti tecnologici adeguati o organizzare orari più flessibili non è un “favore”, ma un investimento che migliora l’efficacia di tutto il team.

Infine, è importante ricordare che l’inclusione non finisce con l’ingresso in azienda, ma prosegue ogni giorno attraverso le relazioni e le scelte quotidiane. Riguarda il modo in cui un collega viene accolto il primo giorno di lavoro, come vengono gestiti i conflitti, come si fanno le riunioni, come si prende una decisione. E’un processo continuo, fatto di piccoli gesti che, messi insieme, costituiscono  un ambiente sicuro, motivante e orientato al futuro.

Per i ragazzi questo tema è fondamentale perché rappresenta il mondo del lavoro che troveranno una volta usciti da scuola. Capire l’importanza dell’inclusione significa diventare cittadini più consapevoli e forse, anzi sicuramente, saranno proprio loro a costruire aziende ancora più aperte, accoglienti e innovative.

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