Pippo Baudo, il cui vero nome è Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, nasce a Militello in Val Di Catania il 7 giugno del 1936, unico figlio dei signori Giovanni Baudo e Innocenza Pirracchio. Fin da piccolo nella sua città mostra la propensione all’intrattenimento nel Cineteatro “Tempio”, anche suonando il pianoforte; in seguito lavora con il comico e amico Tuccio Musumeci, nelle vesti di spalla e presentatore.
La sua prima apparizione televisiva risale al 1959, grazie alla musica, nelle vesti di pianista e cantante nell’orchestra Moonlight, nel programma televisivo La conchiglia d’oro, condotto da Enzo Tortora.
La sua carriera ha una svolta nel ’66: l’atteso telefilm americano Rin Tin Tin non arriva in tempo e la Rai decide di trasmettere al suo posto la puntata pilota del programma Settevoci, giudicato “intrasmissibile” dai vertici aziendali; invece è un successo, che favorisce la riproposizione del programma e segna il decollo della carriera televisiva del presentatore Baudo.
Ma è nel 1968 che Pippo conduce per la prima volta il Festival di Sanremo, diventando una figura iconica e famosa nella televisione italiana; condurrà il Festival per ben tredici edizioni. Tra gli altri numerosi programmi che lo hanno visto in campo ricordiamo Canzonissima, Domenica in, Novecento, Fantastico. Nel frattempo emergono le sue qualità di talent scout: lancia artististraordinari, come Giorgia, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Andrea Bocelli, sostenendo le loro carriere musicali. I conduttori italiani delle generazioni successive prendono ispirazione dal suo stile. Molti critici hanno messo in evidenza l’efficacia del suo linguaggio, che ha contribuito a diffondere una lingua italiana colta ma accessibile, chiara e pulita.
Pippo Baudo ci ha lasciato la scorsa estate, all’età di 89 anni. E’ stato il simbolo di una TV di qualità ma vicina alla gente, capace di intrattenere, ma anche di educare al bello, rifiutando i toni sguaiati e volgari.
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