Terremoti, vulcani e tsunami sono fenomeni geologici strettamente collegati tra di loro e oggi ne scopriremo l’origine.
Per capire come si originano questi fenomeni, dobbiamo partire dalla struttura della terra, che può essere suddivisa in 4 strati principali: partendo dall’esterno abbiamo la crosta terrestre, il mantello, il nucleo esterno e il nucleo interno. La crosta e la parte superiore del mantello costituiscono la litosfera, dove si trovano delle placche tettoniche che “galleggiano” sullo strato sottostante: l’astenosfera, costituita da rocce semisolide che si muovono in modo “plastico”; è qui che si originano i magmi che alimentano l’attività eruttiva dei vulcani. Le placche possono allontanarsi o avvicinarsi, creando delle spaccature nella crosta che definiamo faglie. Le placche divise dalla faglia possono muoversi in modi diversi: se una “sale” sull’altra, la faglia viene definita inversa; se una scende rispetto all’altra, viene definita diretta; se scorrono l’una sull’altra lateralmente le definiamo trascorrenti. I terremoti sono proprio l’effetto dell’attivazione di una faglia, che è dovuto all’accumulo di energia a causa dei movimenti delle placche e al conseguente rilascio improvviso con intensità variabile. Questa intensità viene misurata da uno strumento chiamato sismografo, con la scala Richter, ma esiste anche un’altra scala, quella Mercalli, che misura i danni sull’ambiente.
Osservando la mappa dei vulcani del mondo, vediamo che la maggior parte sono situati lungo i confini tra le placche, cioè nei luoghi dove registriamo la gran parte dei terremoti; coincidenza? No, perché anche i terremoti si originano dalle spaccature della crosta. Nel caso dei vulcani, però, lungo il condotto vulcanico avviene una risalita di magma, che poi fuoriesce da uno o più crateri. A causa della loro origine comune, terremoti e vulcani possono influenzarsi a vicenda, dato che un terremoto può innescare un’eruzione e un’eruzione può scatenare un terremoto a causa della violenta risalita del magma che spacca le rocce.
E gli tsunami? Questi movimenti di enormi masse d’acqua sono dovuti a terremoti, frane o eruzioni vulcaniche sottomarine. Le onde di tsunami muovono colonne d’acqua, dal fondale alla superficie, ed è per questo che hanno una violentissima forza d’impatto sulle coste e sono in grado di avanzare per molte centinaia di metri nell’entroterra.
Si comprende dunque come terremoti, vulcani e tsunami siano tre fenomeni naturali dovuti alla struttura della terra, che è a tutti gli effetti dinamica e si muove costantemente, anche se non lo percepiamo.
Podcast di Rebecca Randazzo
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