Il settore della moda e le organizzazioni responsabili
Il tema che tratteremo oggi riguarda il settore della moda, una tendenza che non muore mai.
Il settore della moda è un settore acclamato in tutto il mondo, moltissime, al giorno d’oggi, sono le persone appassionate di moda e che della loro passione ne hanno fatto un lavoro.
Il settore in questione è molto articolato, è composto da: imprese industriali e imprese distributrici. Inoltre comprende numerose attività che vanno dalla produzione dei tessuti, ai capi d’abbigliamento, alle calzature, agli accessori.
Fanno parte del settore della moda tutti i tipi d’impresa, da quelle di piccole dimensioni fino ai grandi marchi come Prada, Gucci, Luis Vuitton, ecc…
In ambito economico il suddetto settore influisce moltissimo, si tratta di un fatturato pari a 70,4 miliardi di euro. Cifre esorbitanti, dovute al fatto che la popolazione tende molto a voler “apparire” nel ventunesimo secolo .
Analizziamo, tuttavia, a quali contraddizioni va incontro questo settore tanto rinomato.
Per quanto il settore della moda sia tanto affascinante, purtroppo è uno dei settori industriali che inquina di più al mondo. Questo accade perché si aggiorna continuamente. Le tendenze e i gusti cambiano ad un ritmo spropositato e di conseguenza si accumula un elevato livello di rifiuti.
Oltre ad essere il settore più affascinante è anche quello più caratterizzato dal consumismo.
Le persone si interessano poco dei materiali che vengono utilizzati per la produzione di indumenti di vario genere. Al giorno d’oggi importa di più il marchio, cioè chi distribuisce quel bene e non si tiene conto né dell’impatto ambientale della produzione, né del possibile sfruttamento dei lavoratori, né del notevole spreco di materie prime. Si pensi che ogni secondo di tempo viene bruciato o buttato in discarica l’equivalente di un intero camion di tessuti.
Quindi immaginate un po’ l’impatto ambientale di queste operazioni, si stima che entro il 2050 l’industria della moda consumerà 1/4 del bilancio globale dei combustibili fossili.
L’obiettivo che ogni industria deve imporsi è quello di ottimizzare e massimizzare la produzione, ma utilizzando materie prime che siano sostenibili e che non vadano ad intaccare il pianeta.
Possiamo prendere come esempio virtuoso di questo settore la Regenesi s.r.l.
Quest’impresa italiana produce e vende accessori di moda totalmente sostenibili. Le lavorazioni vengono eseguite a mano in Italia, ma l’impresa ha anche rapporti con designer di fama internazionale. Le vendite avvengono sia online, sia in negozi temporanei che stanno acquisendo sempre più fama.
Attualmente la Regenesi srl è un’impresa che tende a presentarsi come green company, cioè un’azienda che vuole crescere sfruttando solo materiali riciclati, producendo così prodotti sostenibili.
Questo brand è uno dei pochi in Italia, visto al 100% dentro il concetto di sostenibilità e di made in Italy.
È la prova schiacciante che dimostra che i grandi brand del settore della moda non devono per forza distruggere il nostro pianeta per raggiungere il loro obiettivo aziendale.
Possono benissimo rispettare il meraviglioso luogo in cui viviamo e i loro dipendenti per avere comunque un alto rendimento finanziario.
Alessia Sparacio