stigghiola

Un piatto tipico della tradizione povera del Sud Italia: la stigghiola

RICETTE

La stigghiola nonostante il nome latino (extiliola diminuitivo di extilia – intestini) è un cibo da strada di origini greche. Le stigghiole si potevano consumare nelle agorà delle polis siciliane. E da lì sono arrivate fino ai giorni nostri, patrimonio di quella “cucina dei poveri” che non poteva permettersi   tagli più pregiati della carne, accontentandosi degli scarti.

La tradizione degli stigghiolari.

Il consumo   della “stigghiola” si configura come un vero e proprio rito che inizia nel primo pomeriggio:  la prima cosa da fare è preparare il carbone e accendere il fuoco sotto la griglia che accoglierà quelle succulente prelibatezze. Essendo molto grasse vanno mangiate caldissime, quindi, vengono cotte parzialmente in anticipo e poi spostate lateralmente sulla griglia in modo che si mantengano calde senza bruciarsi. Prima della consumazione vengono rimesse sulla brace per ultimarne la cottura.  Appena cotte vengono tagliate a piccoli pezzi e servite con una spolverata di sale e del limone spremuto sopra. La tradizione vuole che vadano accompagnate con una buona bottiglia di birra ghiacciata.

Ecco una breve ricetta per cucinarle a casa:

– incidere il budello per lungo;

– lasciarlo a sgrassare con limone e poi lavarlo in abbondante acqua calda corrente;

– asciugarlo per bene e lasciarlo riposare per qualche minuto;

– prendere della cipolla lunga e sbucciarla, lavarla ed asciugarla;

– prendere del prezzemolo lavarlo ed asciugarlo;

– arrotolare intorno al budello il prezzemolo e la cipolla.

– cuocere sulla brace;

– appena saranno cotte tagliatele a pezzettini mettete lei su un piatto con una spruzzata di limone, sale e pepe, saranno una vera goduria.

di Redazione ‘U SCRUSCIU

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