In Italia i senzatetto sono più di 50.000, un “esercito” di persone apparentemente invisibili alla società, che dal 2020 hanno subito i contraccolpi dell’emergenza sanitaria mondiale e hanno visto peggiorare le già precarie condizioni di vita.

I primi tre obiettivi dell’agenda 2030 (povertà zero, fame zero e salute e benessere) riguardano, naturalmente, anche i senzatetto, ma questi obiettivi sembrano ancora molto lontani dal raggiungimento, mentre mancano solo 8 anni al 2030.

Molti senzatetto muoiono in mezzo alle strade, e, paradossalmente, muoiono da soli. Un esempio che tocca da vicino la nostra città è la morte del clochard Costantin Niels Winfried, 41enne morto sotto i portici di piazzale Ungheria, a Palermo. E’ accaduto il 21 aprile 2023, e ad accorgersene è stato un ragazzo, che, vedendo l’uomo accasciato a terra, ha provato a scuoterlo, senza alcun risultato; anche i soccorsi dei sanitari sono stati inutili.

Purtroppo non è un caso sporadico; eppure, molti di loro, non vogliono allontanarsi dalle strade, pur esistendo dei dormitori appositi.

Di questo fenomeno, diffuso in tutte le città, si parla spesso in TV, nei notiziari o in servizi di programmi famosi in Italia, come Le Iene, Striscia la notizia e tanti altri; eppure, spesso continuiamo a far finta di non vedere…

Dovremmo invece superare la diffidenza, non fissarli, sorridere loro, magari,   essere  amichevoli e non ignorarli; si inizia da questo, per poi proseguire, volendo, verso aiuti più concreti. Ci sono infatti molte associazioni che aiutano queste persone, assistendole nei dormitori o nelle mense che offrono un pasto caldo. Sono tanti i modi per aiutare, basta veramente poco, basta non far finta che siano invisibili.

di Sara Messina