Ronaldo

Ronaldo, un grande anche fuori dal campo

PERSONE E PERSONAGGI

In Portogallo, il 5 febbraio del 1985 nasceva una dei personaggi oggi più conosciuti al mondo: Cristiano Ronaldo. CR7, soprannome formato dalle iniziali di nome e cognome e dal suo numero di maglia, ad oggi ha totalizzato 818 gol, fra Nazionale e club. L’attaccante portoghese comincia la sua carriera calcistica nel 2003, firmando con lo Sporting Lisbona e approdando a quella che sarà una vita piena di vittorie e gioie. Ronaldo, oltre a percepire dall’Al-Nassr uno stipendio di 200 milioni annui, guadagna denaro da tantissime altre fonti, come la Nike, che lo finanzia semplicemente per indossare i suoi capi o le sue scarpe, oppure le pubblicità, sempre della Nike o della sua marca di profumi, vestiti e tanto altro. Tuttavia, a renderlo un grande uomo non sono le disponibilità economiche e neanche la fama, ma la grande umiltà che lo accompagna fin da bambino. In pochi l’avrebbero detto, ma l’infanzia di Ronaldo non è stata poi così serena, poiché i genitori  combattevano contro la povertà, dovendo sfamare quattro figli e svolgendo umili mansioni. Proprio per questo il fuoriclasse portoghese, che sa cosa significhi la fame, è stato riconosciuto come lo sportivo che fa più beneficenza in tutto il mondo. Nel 2013 CR7, a seguito di una splendida stagione al Real Madrid, è vincitore del pallone d’oro, il premio più significativo e desiderato da ogni calciatore; eppure Ronaldo compie uno degli atti più inaspettati e commoventi della storia del calcio: vende il pallone vinto per la somma di € 600.000, che devolve interamente ad associazioni che curano bambini malati, un gesto che conferma il suo cuore d’oro. Un’altra nota positiva che spicca su tutte le altre riguarda i tatuaggi, perché al giorno d’oggi Ronaldo ne è praticamente privo, e il motivo non riguarda affatto l’estetica, ma qualcosa di più profondo: nel 2012 ha dichiarato di non fare tatuaggi, così da poter donare sangue più spesso. Infatti, coloro che fanno un tatuaggio o un piercing devono aspettare almeno quattro mesi per procedere ad una donazione di sangue, tempo che il bomber portoghese non vuole per niente perdere. Le sue donazioni  di sangue cominciarono nel 2011, quando il figlio di Carlos Martins, ex compagno di nazionale di CR7, si ammalò di leucemia. Ronaldo non stette a guardare e iniziò a donare anche il  midollo osseo, nella speranza di salvare altri esseri umani. A molti il Portoghese non va a genio, forse per la sua grinta e competitività in campo, ma io lo reputo un vero uomo, un eroe, che lotta e fa di tutto per aiutare tutti coloro che sono in difficoltà, proprio come lo era lui prima di diventare un mito.

di Carlo Dinatale

 

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